Mojito, il cocktail dell’estate per eccellenza, il drink che sta bene con ogni tramonto. Chi non lo conosce non dice il vero o non ha l’età per poterlo bere! La sua fama è infatti indiscutibile e ha raggiunto i più alti livelli. Pensate che, solo in Italia, si calcola che oltre 10 mila persone ogni mese cercano la sua ricetta sul web. Ma dimentichiamo per un attimo gli ingredienti e ripercorriamo brevemente la sua storia (se avete immediato bisogno della ricetta del Mojito, scorrete oltre e passate direttamente ai paragrafi successivi)!
Le origini del Mojito
La nascita del Mojito ha una ragione ben precisa e, come per tanti altri cocktail, medica. Nasce infatti come cura per lo scorbuto, una malattia dovuta alla carenza di vitamina C. Questa patologia, già conosciuta ai tempi di Ippocrate destò notevoli preoccupazioni tra i marinai del XVII secolo che, stando a lungo per mare non consumavano alimenti freschi e risentendo a tal punto della carenza di acido ascorbico da morirne. Per trovare rimedio a questo terribile male si iniziarono a mescolare alla tafia (aguardiente ricavata dal succo di canna da zucchero) di facile reperibilità sulle navi, agrumi e hierbabuena. La leggenda vuole che sia stato il corsaro Francis Drake a creare questa particolare mistura per i suoi marinai e per questo, quello che oggi chiamiamo Mojito prendeva il nome di Draque o Draquecito.
Dalla tafia al rum
La tafia fu dunque il predecessore del ron, meno pregiato e più economico. Solo più avanti, quando si andò perfezionando la distillazione e lo zucchero divenne un bene più abbordabile si andò sostituendo il rum nella preparazione di questo cocktail che nasceva come un rimedio medico.
Il mojo e il Mojito di Hemingway
Tra i più grandi estimatori del Mojito ritroviamo l’immancabile Ernest Hemingway che ne La Bodeguita del Medio così lasciò scritto: “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”. Il documento in realtà è apocrifo ma la storia è così bella che vera o meno va bene così.
Come si arrivò dal Draquecito al Mojito? L’etimologia della parola ha a che vedere con il termine mojar, bagnare e qualcosa di mojadito (in Centro e Sud America i diminutivi si utilizzano frequentemente) è qualcosa di “bagnaticcio”. E, diciamolo, sicuramente il Mojito non può essere asciutto. Con la parola mojo inoltre, si usava identificare un condimento cubano (ma non solo) a base di agrumi. Anche oggi il mojo è una salsa, quindi un vero “miscuglio”.
La Ricetta
Mojito
Ingredienti
- Rum bianco 40 ml
- Succo di lime 30 ml
- Rametti di menta con foglie 6
- Zucchero 2 cucchiaini
- Soda
- Ghiaccio
Preparazione
Mescolare delicatamente la menta con lo zucchero e il lime; aggiungere del ghiaccio pilé, il rum e infine il top di soda. Servire.
Le varianti del Mojito
Mojito Fidel
La ricetta è del pluripremiato mixologist Dario Comini e, ve lo assicuriamo, vale la pena provarla!
Ingredienti
- Rum bianco 40 ml
- Succo di lime 30 ml
- Rametti di menta con foglie 6
- Zucchero 2 cucchiaini
- Birra chiara caraibica o sud americana
Procedimento
Mescolare delicatamente la menta con lo zucchero e il lime; aggiungere del ghiaccio pilé, il rum e il top di birra. Servire.
Basil Mojito
Squisita variante: il basilico aggiunge profumo e dona al cocktail un sapore particolare e inatteso.
Ingredienti
- Rum bianco 40 ml
- Succo di lime 30 ml
- Foglie di basilico 12
- Zucchero 2 cucchiaini
- Soda
- Basilico per guarnire
Procedimento
Mescolare delicatamente il basilico con lo zucchero e il lime; aggiungere del ghiaccio pilé, il top di soda. Guarnire con un ciuffo di basilico e servire.
Virgin Mojito
È la ricetta senza alcol per gli amanti del genere. Ottima da provare anche se non si è astemi!
Ingredienti
- Ginger Ale 40 ml
- Succo di lime 30 ml
- Rametti di menta con foglie 6
- Ghiaccio
Procedimento
Mescolare delicatamente la menta con il lime; aggiungere del ghiaccio pilé e il Ginger Ale. Servire.
Curiosità e approfondimenti
La menta
Attenzione! Sebbene in molti siano soliti pestare la menta con lo zucchero il nostro consiglio è quello di non farlo mai: dunque non pestare nulla! Perché?! La menta è una pianta dal profumo leggero e delicato; pestandola energicamente si rischia di farla ossidare ed annerire, sprigionando l’amaro e non le sue note più fresche.
Lo zucchero
Lo zucchero deve essere di canna? Non necessariamente, in realtà, andando a Cuba, difficilmente troverete un Mojito fatto con lo zucchero di canna ma più facilmente troverete dello zucchero bianco più grossolano: quello utilizzato, appunto, per questo cocktail.
Un ultimo consiglio?! Se usate le cannucce utilizzate solo quelle biodegradabili!