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Negroni, la ricetta perfetta del grande cocktail

Negroni

Negroni Cocktail, indiscutibilmente uno dei più famosi e amati drink nella storia della mixology. Dove c’è successo c’è sempre una storia e quanto più questa è vera (o realistica) tanto più la fama è duratura. Ma qual è la vera storia del Negroni? Se per molti cocktail, ugualmente famosi, si parla di leggenda, per il drink del Conte si hanno invece testimonianze e fedeli ricostruzioni. Il più grande esperto in materia è il bartender Luca Picchi, autore del Negroni Cocktail – una leggenda italiana, edito da Giunti. A lui si deve infatti la ricostruzione storica della vita del Conte che inventò l’intramontabile drink.

Il rapporto tra barman e cliente

Tra barman e cliente si instaura spesso un legame profondo, dovuto non tanto alla passione per gli alti gradi alcolici ma alle confessioni notturne, di quelle piccole cose che si dicono quando i più dormono e alle richieste (estremamente) personali che chi beve fa a chi è dall’altra parte del bancone. È questo tipo di rapporto che Luca Picchi racconta nel suo libro, la capacità di dare ascolto al gusto personale, importante quanto la più perfetta ricetta. Il Negroni ha visto il suo ideatore nel Conte Camillo e il suo creatore nel barman Fosco Scarselli. Se non fosse esistito quel rapporto umano, forse oggi berremmo solo Americano.

Perché si chiama Negroni

Ebbene sì, è davvero esistito un conte chiamato Cammillo (la seconda “m” se la tolse più avanti) Negroni ed è al suo gusto in fatto di bere che si deve l’omonimo cocktail. Il Negroni nasce attorno agli anni ’20 del Novecento a Firenze, tra via de’ Tornabuoni e via della Spada, in quello che allora si chiamava il Casoni, dove lavorava come barman Fosco Scarselli e dove il Conte Camillo era solito sorseggiare il suo Americano. “La sua abitudine di aggiungere qualche goccia di amaro all’Americano, a poco a poco, contagiò i clienti. Venivano da me e chiedevano un cocktail come quello del conte. Poi dopo un po’ cominciarono a chiedere: un Negroni. Ecco come nacque la famosa mistura.” Così raccontò Scarselli a Gente nel 1962 [Negroni Cocktail – una leggenda italiana, Giunti ed. pagg.52-53]

Ricetta Negroni

Sono più di 20 le ricette del Negroni che Luca Picchi raccoglie nel suo libro, da quella classica alle migliori rivisitazioni. Vi riproponiamo la classica ricetta che prevede:

Ingredienti
Procedimento
  • Riempire di ghiaccio un bicchiere old fashioned, utilizzando delle apposite pinze;
  • muovere il ghiaccio con un barspoon per raffreddare il bicchiere;
  • scolare l’acqua con uno strainer;
  • versare un ingrediente alla volta dosandolo con il jigger;
  • mescolare con un barspoon gli ingredienti nel bicchiere;
  • decorare il bicchiere con la fettina d’arancia e servire.

Tra i tanti twist sul Negroni proposti da Luca Picchi non compare però il suo preferito, quello frizzante che oggi serve regolarmente al Gilli Caffè di Firenze, dove continua a soddisfare i palati dei buongustai bevitori. Ecco la ricetta!

Ricetta Negroni Sparkle

Il procedimento è sempre lo stesso del Negroni: si procede a lavorare il cocktail con la tecnica Build over ice in un bicchiere da vino e infine si aggiungono le bolle.

Al Gilli Caffè il cocktail viene gassato davanti al cliente e si serve con una gamma di bibite (toniche varie, Ginger Beer, Ginger Ale, etc.) con cui personalizzare il proprio Negroni Sparkle.

La flavoured natural water?!È fatta in casa con un’infusione di circa dieci giorni di timo, coriandolo, rosmarino, scorza di limone e qualche foglia di salvia! Che aspettate a provare?!